Archivi del mese: settembre 2007

Un pomeriggio di un giorno qualunque

Ecco un altro pomeriggio di indecisione caratterizzato da un tempo grigio e uggioso. Ma dico io, ma non stavo in Sicilia per caso? Sole esci fuori e portami consiglio che è meglio. 🙂

Vorrei tanto poter uscire e andarmi a divertire con gli amici come quando ero ancora un ragazzino. L’emozione che più mi opprime è sempre il rimpianto.

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Non rompere le p….

Adesso la Cassazione si pronuncia anche sulla frase di uso comune “non rompere le …”.

Dopo il “vaffa” tutto ormai è consentito in quanto la legge non vieta l’uso delle espressioni volgari in quanto tali. Ovviamente questo non penso possa innalzare un livello quantomai basso e volgare come quello del popolo italiano. Non c’è bisogno di questa libertà di linguaggio per esprimere i concetti o per formulare epiteti anche pungenti.

Leggi la notizia su lastampa.it

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Attacco mediatico?

Il ministro di grazia e giustizia Clemente Mastella oggi piange miseria e si dice profondamente amareggiato per l’attacco subito ieri a Ballarò. Ma che scherziamo? Tutte le cose dette erano corrispondenti al vero, inutile continuare a nascondersi dietro ad un dito e paventare inciuci e intrighi di palazzo. Quando sei ministro e fai quello che agli occhi dei cittadini non va bene o ti dimetti e lasci il posto ad uno più bravo (vedi Di Pietro) o ti prendi tutte le dovute critiche. Basta con queste passerelle mediatiche dove si parla di canto o cucina con i ministri della Repubblica italiana, ad esempio da Vespa a porta a porta. Adesso è tempo di cambiare e di rimboccarsi le maniche per lavorare, meglio ancora se si decidesse di andare a casa e lasciare l’ardua sentenza agli elettori vista l’immobilità di tutto il governo e della maggioranza che si accapiglia anche solo per qualche poltrona in RAI.

BASTA! Non se ne può più di quelli che non piangono se stessi come causa dei propri mali e di quelli del paese. Basta con quelli che affibiano tutti i disastri colposi ai governi passati. Avete voluto la bicicletta? Altrimenti pedalate a casa, ma pedalate.

httpv://www.youtube.com/watch?v=ijqC0JHByZg

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I ministri del governo Prodi II

 

Presidente del Consiglio
Romano Prodi
VicePresidenti del Consiglio
Massimo D’Alema
Francesco Rutelli
Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio
Enrico Letta
Enrico Micheli
Fabio Gobbo
Ricardo Franco Levi

Ministri senza portafoglio

Affari Regionali e Autonomie Locali
Ministro: Linda Lanzillotta
Sottosegretario: Pietro Colonnella
Attuazione del programma di Governo
Ministro: Giulio Santagata
Riforme e Innovazioni nella pubblica amministrazione
Ministro: Luigi Nicolais
Sottosegretari: Beatrice Magnolfi, Gian Piero Scanu

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Tutto sembra maledettamente strano

Ma al governo ci sta la fantomatica sinistra della questione morale? No, perché a guardar bene è nelle file del governo che ci sono i diessini indagati per le scalate ad antonveneta e nelle inchieste calabresi della procura di Catanzaro.
A guardar bene in questo governo c’è di tutto e di più e chi si salva forse è solo Tonino, l’ex-pm che parla poco ma fa molto e quelle poche volte in cui parla dice le cose in maniera diretta e in un normale anti-politichese. Che c’azzecca?

Andiamo all’indulto, legge stravotata da quasi tutto il parlamento, esclusi Italia dei Valori e AN, con la firma del ministro di Grazie e Giustizia Clemente (di nome e di fatto) Mastella. Per dirla tutta è stato l’indulto il salva Previti e non la legge Pecorella, mentre per anni c’hanno rotto con questo discorso di Previti e il giustizialismo a tutti i costi, adesso sono proprio loro che lo salvano. La vita politica è più bizzarra di quella reale. Non c’è mai fine al peggio che viene proprio da coloro che hanno predicato benissimo.

Se andiamo a vedere questo è il governo tra le cui fila militano ministri comunisti e di rifondazione ma leggi serie per il lavoro non ne sfornano, anzi a ben vedere non si muove foglia se non per interessi di palazzo e le 284 pagine-truffa che hanno presentato in campagna elettorale sono diventate carta straccia mentre cadeva il governo, si manteneva Santagata come ministro dell’attuazione del programma e si decretava che il nuovo programma prodiano sarebbe stato di soli 10 punti (non vi ricorda nulla immagino) e Sircana, quello che poi è stato salvato immediatamente dalla RCS e dal garante per la privacy che non si muove se non per i politici, deve parlare a nome di tutti avendo l’ultima parola, peraltro mai detta.

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