Ma al governo ci sta la fantomatica sinistra della questione morale? No, perché a guardar bene è nelle file del governo che ci sono i diessini indagati per le scalate ad antonveneta e nelle inchieste calabresi della procura di Catanzaro.
A guardar bene in questo governo c’è di tutto e di più e chi si salva forse è solo Tonino, l’ex-pm che parla poco ma fa molto e quelle poche volte in cui parla dice le cose in maniera diretta e in un normale anti-politichese. Che c’azzecca?
Andiamo all’indulto, legge stravotata da quasi tutto il parlamento, esclusi Italia dei Valori e AN, con la firma del ministro di Grazie e Giustizia Clemente (di nome e di fatto) Mastella. Per dirla tutta è stato l’indulto il salva Previti e non la legge Pecorella, mentre per anni c’hanno rotto con questo discorso di Previti e il giustizialismo a tutti i costi, adesso sono proprio loro che lo salvano. La vita politica è più bizzarra di quella reale. Non c’è mai fine al peggio che viene proprio da coloro che hanno predicato benissimo.
Se andiamo a vedere questo è il governo tra le cui fila militano ministri comunisti e di rifondazione ma leggi serie per il lavoro non ne sfornano, anzi a ben vedere non si muove foglia se non per interessi di palazzo e le 284 pagine-truffa che hanno presentato in campagna elettorale sono diventate carta straccia mentre cadeva il governo, si manteneva Santagata come ministro dell’attuazione del programma e si decretava che il nuovo programma prodiano sarebbe stato di soli 10 punti (non vi ricorda nulla immagino) e Sircana, quello che poi è stato salvato immediatamente dalla RCS e dal garante per la privacy che non si muove se non per i politici, deve parlare a nome di tutti avendo l’ultima parola, peraltro mai detta.
Continua a leggere →